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PREMIO JACONO: LE FOTO

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Ecco alcune foto del giorno dell'inaugurazione della mostra Il Futuro che sarà e ella premiazione di Franco Brambilla
Grazia Jacono Consegna il Premio a Franco Brambilla

Franco e il Premio

Il Premio Jacono... riveduto e corretto da Brambilla

Dario Tonani e Franco Brambilla in posa davanti alle illustrazioni realizzate dal secondo 
per i libri di Mondo9 scritti dal primo

Idem come sopra




UNO + UNO NON FA SOLO DUE

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A+Mani

Il programma 2013 di Spazio Excalibur, inaugurato con la mostra Il Futuro che sarà, si arricchisce di nuovi progetti e nuovi partner. Grazie alla collaborazione della galleria Formaquattro di Bari  nasce, così, A+mani: una serie di eventi che non vedranno come protagonisti dei singoli artisti ma artisti diversi che si confronteranno su un tema monografico comune. Le mostre così realizzate saranno esposte quindi presso i due spazi.

I due prossimi appuntamenti sono previsti il 9 e 10 novembre e il 30 novembre  e 1 dicembre.
Si comincia con Art Amandi, una mostra di tavole e disegni originali di tre maestri del fumetto erotico europe: Georges Pichard, Enzo Jannuzzi e Nik Guerra, e si prosegue con Marilyn I Love You una mostra  di omaggi e interpretazione della mitica bellezza di Norma Jeane.

IL FUTURO CHE SARA' ALL'ARCADIA DI MELZO

ART AMANDI

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Prossimamente allo Spazio Excalibur
i fumetti erotici di
George Pichard
Enzo Jannuzzi
Nik Guerra

9 e 10 novembre 2013 dalle 16



ART AMANDI: LA MOSTRA

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Art Amandi 
fumetti e disegni erotici originali 
di Georges Pichard, Enzo Jannuzzi, Nik Guerra

Spazio Excalibur
Corso Genova, 114 – Vigevano (PV)
www.spazio excalibur.info

9/10 novembre 2013

A dieci anni dalla scomparsa di Georges Pichard (Parigi 1920-2003), l'autore che a  partire dagli anni '60 ha portato nel mondo del fumetto, grazie all'irriverenza e alla sua carica di sensualità ed erotismo dei suoi disegni e delle sue storie, il vento della ribellione, Spazio Excalibur espone una selezione di tavole dei lavori realizzati a partire dagli anni '70. 




Accanto a Pichard altri due maestri dell'erotismo europeo: Enzo Jannuzzi, autore in grado di spaziare dall'erotismo all'horror, dall'umorismo alla satira sociale ma soprattutto capace di mettersi alla prova con ogni tipo di tecnica espressiva, dalla biro nera o colorata alla china, dalla tempera all'aquerello, dall'aerografo al graffito, e Nik Guerra conosciuto e apprezzato anche negli Stati Uniti per le sue pin-up e soprattutto per le avventure della sua sexy eroina Magenta, protagonista del manifesto della mostra.



Art Amandi, la mostra curata da Stefano Bartolomei, Luca Temolo Dall'Igna e Riccardo Mazzoni,  e realizzata in collaborazione con Formaquattro, è arricchita anche dalla presentazione di una serie di rare pubblicazioni stampate in tiratura limitata e firmate dagli autori. 
Oltre alla mostra per il 9 novembre è previasto un incontro con Enzo Jannuzzi, alle 18, e dalle 21 una declamazione di poesie erotiche a cura di Federica Paulon e Lorenzo Gaspero.



Il programma
Sabato 9 novembre 2013
ore 16.00 apertura mostra
ore 18.00 incontro con Enzo Jannuzzi
ore 21.00 DeclAmandi: lettura di poesie erotiche 
a cura di Federica Pualon e Lorenzo Gaspero

Domenica 10 novembre 2013
ore 15.00 – 19.00 apertura mostra

La mostra è realizzata in collaborazione con Sbam! Comics: la rivista bimestrale digitale SUI fumetti e A fumetti. Scaricate GRATUITAMENTE l'ultimo numero qui!


ART AMANDI: GEORGES PICHARD

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Georges Pichard (Parigi 1920-2003) è forse uno dei disegnatori francesi che maggiormente hanno saputo portare nel fumetto il vento della ribellione del maggio francese. Dopo essersi diplomato a l’École supérieure des arts appliqués Duperré, una scuola professionale nata nel 1864 per aiutare le giovani francesi a emanciparsi, si dedica alla pubblicità fondando una sua agenzia. Alla fine della Seconda Guerra Mondiale collabora con vignette umoristiche a Le Rire e, disegnando alcune storie a fumetti, con La Semaine de Suzette, la più antica rivista per bambini francese. Negli anni '60 torna alla Duperré come professore di disegno e avrà tra i suoi studenti autori del calibro di Gotlib e Annie Goetzinger.


Sempe in quegli anni inizia una proficua collaborazione con lo sceneggiatore Jacques Lob con il quale creerà Tenebrax: la storia di uno scrittore di gialli, Edgar Dunor, che si trova a contrastare il folle Tenebrax che dalla sua città sotterranea, collegata alla metropolitana vuole conquistare Parigi con il suo esercito di ratti. La storia, pubblicata inizialmente da un settimanale franco-belga, venne terminata sulle pagine di Linus spostando l'azione da Parigi a Milano.

Sempre con Lob creò Ulysse, una rilettura in chiave fantascientifica dell'Odissea,  Submerman, una parodia dei classici supereroi, e Blanche Epiphanie, un'eroina che non ha nulla da invidiare alle sfortunate protagoniste dei feuilleton ottocenteschi.



Nel 1970 incontra Georges Wolinski  e insieme creano  l'affascinante e prorompente Paulette mentre nel 1976  da vita a  Caroline Choléra su testi di Daniel Dubos.





A partire da questo momento Pichard si caratterizza per un forte taglio erotico delle sue storie tanto che nel 1977 il suo Marie-Gabrielle de Saint-Eutrope incappa nei rigori della censura. Da quel momento in poi si dedicaherà solo al fumetto erotico rielaborando alcuni classici dell'erotismo  come il Kama Sutra, Carmen di Merimée, Le Prodezze di un giovane don Giovanni di Apollinaire,  Figlie di tanta madre di Pierre Louÿs,  La Monaca di Diderot e La Contessa Rossa, la storia di  Elisabetta Bathory, conosciuta come la Contessa Dracula o Contessa Sanguinaria, tratto da un testo di Leopold von Sacher-Masoch.


Caratterizzato da un tratto che rimanda al fumetto underground di Robert Crumb ed Eric Stanton ma con chiari riferimenti ai lavori di Aubrey Beardsley lo stile di Pichard è ricco di particolari e le tavole gli scenari sono importanti quanto le situazioni imbarazzanti e piccanti che devono affrontare le sue eroine.

ART AMANDI: ENZO JANNUZZI

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Copertina per Il Mago

Nato a Spezzano Albanese (Cosenza) nel1946, dopo avere vissuto parte dell'infanzia e della giovinezza  in Piemonte e a Roma, approda a Milano negli anni della contestazione giovanile.
Caratterizzato da uno spirito indipendente che sfugge agli schemi tradizionali, utilizza il fumetto in modo libero ed estroso, rivelandosi come uno dei più interessanti autori underground italiani. Il suo primo personaggio, presentato come striscia umoristica, è Ancillotto, un emigrante italiano alle prese con le situazioni e le contraddizioni di quegli anni che non perde l'occasione per esprimere umanità, rabbia, sconforto, passione.


Il suo tratto efficace è in continua evoluzione e passa dall'uso della biro  nera o colorata al pennello, dall'aerografo all'acquerello.
Portato per un erotismo forte e sanguigno, spudorato e divertente, con ampio utilizzo del repertorio anticlericale e anticapitalistico, più anarchico che socialista, crea personaggi e brevi storie underground come Il diario d'Immacolata, pubblicato dalla Borsa del Fumetto di Milano nel 1978, seguito da Albertine, entrambi riproposti a Parigi da Russo Editeur.


Alcuni episodi particolarmente espressivi e riusciti rimangono nel cassetto dell'autore, perché nessuno si sente di pubblicarli. Solo gli amici hanno la possibilità di vederli e sono conservati dall'artista sotto il nome ironico di I racconti del no comment.
Nel 1978-79 disegna, a biro, per il Mago (mensile a fumetti Mondadori diretto da Bepi Zancan), le avventure  metropolitane de I Van Dalì. Due dei quattro episodi Aria di Transilvania e Un problema di cuore sono sceneggiati da Alfredo Castelli e Georges Pichard.
Nella redazione del periodico mondadoriano conosce Carlo Peirano, per il quale realizza la prima lussuosa edizione de Le 11.000 verghe, dallo scabrosissimo romanzo di Guillaume Apollinaire; l'opera sarà pubblicata anche in Francia dalle Editions DL, in Olanda da Sombrero Outgeverej.



Nel 1980 pubblica nella collana AL-BUM della Biblioteca Umoristica Mondadori: Vita mirabile dell'arcitruffatrice e vagabonda Coraggio. 135 tavole realizzate a biro tratte dall'opera di Von Grimmelshausen. La stessa fonte della Madre Coraggio di Brecht.



Contemporaneamente collabora con il settimanale Le Ore realizzando centinaia di vignette sexy e decisamente osè.



Nel 1984 disegna Accadueò [H2O], parabola energetica, un racconto a fumetti di fantascienza grottesca, e Ringorossi, due storie su testi di Enrico Castruccio per la rivista 1984 .
In Olanda pubblica l'albo Remengograd un lungo racconto a fumetti ambientato nella Milano studentesca del "quartiere latino" di Brera sceneggiato dal poeta milanese Bruno Mandelli.


Realizza anche 135 tavole per raccontare le origini di Ancillotto: Anni '70 in quattro risate... e un mal di pancia.
Dopo molte esperienze come disegnatore, illustratore, e muralista, negli anni 2000 ritorna al fumetto e, mentre viene riproposto in edizione lusso Le 11.000 verghe riscopre personaggi come Corri corri Corallina o Rossilla Morbilla e si dedica alla trasposizione a fumetti di alcuni classici per ragazzi di prossima pubblicazione.



ART AMANDI: NIK GUERRA

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Nato a Massa Carrara nel 1969. ha sempre amato il disegno e, a cominciare dagli anni '90, realizza pin-up per pro-zine e riviste musicali.
Il suo debutto ufficiale nel mondo del fumetto risale al 2000 quando disegna, su testi di Celestino Pes,  per il mercato americano, la sua prima graphic novel Invitation To Hell.  La protagonista, Magenta, fotografa, modella, bella e spregiudicata, ladra con la passione per l'investigazione, diventerà ben presto protagonista di una lunga serie di storie brevi  ambientate nella Londra underground degli anni '60.


Le avventure di questa eroina sexy noir nel 2003 sbarcheranno anche in Francia con una serie di volumi. In Italia i suoi lavori saranno pubblicati, a partire dal 2006 da Coniglio Editore sulle pagine di  X Comics  e I Classici Dell'Erotismo.


Nel 2008 viene inviato al  Festival International De L’Erotisme di Bruxelles, realizzando un’illustrazione destinata  al portfolio ufficiale della manifestazione, mentre l'originale è entrato a far parte della collezione permanente del museo del fumetto erotico della capitale belga.


Sempre nel 2008 Magenta sbarca in USA con il volume Magenta - The Color Of Sex per SQP Publishing. Si tratta del primo di una serie di 4 volumi.
Nel novembre 2013 le Edizioni Il Grifo, pubblicano in Italia la nuova e inedita graphic novel Magenta - Nero Fatale.


Accanto al lavoro come fumettista Guerra affianca una lunga attività di pittore realizzando  quadri che effigiano i propri personaggi in una sorta di autocitazione pop-art in cui vengono ritratte da una dimensione reale umana fino a grandi primi piani.
Le sue opere hanno partecipato a molte esposizioni nelle principali gallerie europee (Mondo Bizzarro Gallery di Roma, Galleria Del Palazzo Enrico Coveri di Firenze, Giò Art di Lucca), mentre nel 2012 ha partecipato, in occasione dell'uscita dell'Anthologie érotique de la bande dessinée, partecipa alla mostra collettiva BDX, presso la storica Jean-Marc Thévenet Art Gallery.

Per saperne di più cliccate qui o qui

IL FUTURO CHE SARA' AL WOW DI MILANO

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Dal 23 novembre e fino al 12 dicembre, in concomitanza con la mostra Il mondo dei Robot,  la mostra Il Futuro che sarà, realizzata da Spazio Excalibur (la galleria di Vigevano dedicata all'arte, al fumetto e all'illustrazione), in occasione del Premio Jacono 2013, sarà esposta presso WOW Spazio Fumetto in viale Campania 12.


La mostra propone opere di Carlo Jacono e di Franco Brambilla, attuale illustratore delle copertine di Urania


L'ingresso è gratuito e il museo è aperto da martedì a domenica.
Il 23 novembre, a partire dalle 18,30, è previsto un incontro con Franco Brambilla, Giuseppe Lippi, curatore di Urania, e Dario Tonani autore di Mondo9.

IL PROSSIMO APPUNTAMENTO ALLO SPAZIO EXCALIBUR

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Mitica Marilyn
la poesia di una star

Inaugurazione sabato 30 novembre alle ore 17

Spazio Excalibur
Corso Genova, 114 – Vigevano (PV)
www.spazioexcalibur.info

A un anno dalla mostra Mestiere di Poeta, che ha unito poesia e pittura, Spazio Excalibur (Corso Genova 114, Vigevano), mette in scena un secondo evento che mixa parola e immagini.
“Mitica Marilyn” propone infatti, a cura di Luca Temolo Dall'Igna e Riccardo Mazzoni, una mostra collettiva di artisti, pittori, illustratori e disegnatori, che ruota attorno alle poesie scritte da Marilyn Monroe o a lei dedicate.

                    In mostra opere originali di
Fiorella Banfi, Silvano Campeggi, Carlo Jacono, Milo Manara, Anna Pennati, Nicolò Rossetto, Barbara Stefani, Cristina Stifanic, Silvia Taietti, Sergio Toppi,
provenienti da collezioni private o messe a disposizione dagli artisti, e una selezione di opere realizzate dagli studenti della Scuola del Fumetto di Milano in occasione della mostra Marilyn I love You

Mitica Marilyn sarà anche l'occasione per scoprire, alcune poesie, selezionate da Federica Paulon,  scritte da Marilyn Monroe e altre a lei dedicate.

Si prega di confermare la presenza.

Sabato 30 novembre 2013
ore 16.00 apertura mostra
ore 17.00 inaugurazione con la presenza degli autori

Domenica 1 dicembre 2013
ore 15.00 – 19.00 visite guidate

MITICA MARILYN: LA MOSTRA

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Mitica Marilyn - la poesia di una star

“Solo la poesia ispira poesia” questa frase di Ralph Waldo Emerson (1803-1882) racchiude in sé il senso della nuova mostra dello Spazio Excalibur
A un anno dalla mostra Mestiere di Poeta, che ha unito poesia e pittura, la galleria di Vigevano punto d'incontro per artisti della parola e dell'immagine, mette in scena un secondo evento, una mostra collettiva di artisti, pittori, illustratori e disegnatori, che ruota attorno alle poesie scritte da Marilyn Monroe o a lei dedicate. Ma non solo. La mostra ruota anche attorno alla sua vita: una vita  che è poesia.  
Marilyn amava la poesia, amava leggerla e amava scriverla. Questa, “Quel che ho dentro nessuno lo vede ho pensieri bellissimi che pesano come una lapide. Vi prego fatemi parlare”, non è che una delle frasi, delle poesie, che dopo la sua morte sono state trovate sfogliando le sue carte, le sue agende e i suoi diari. Poesie delle quali si vergognava: “Di tanto in tanto faccio delle rime ma non prendetevela con me. All'inferno, so benissimo che non si vende; quel che voglio dire è quel che ho in testa. Dipingere i piatti, dipingere i desideri con i pensieri che volano via prima che muoia e pensare con l'inchiostro”
Poesie che scriveva di nascosto; quasi volesse liberarsi dell'immagine che si era costruita, “Il mio involucro invecchia ma io devo ancora nascere”, e che erano, forse, il tentativo di ritrovare la felicità della bimba “infelice” che era stata: “Trentacinque anni vissuti con un corpo estraneo, trentacinque anni con i capelli tinti, trentacinque anni con un fantoccio. Ma io non sono Marylin io sono Norma Jean Baker perché la mia anima vi fa orrore come gli occhi delle rane sull'orlo dei fossi?”
Eppure quella Marilyn, consapevole di essere intrappolata in una gabbia platinata, “Sono orribile ma datemi tempo mi truccherò la faccia ci metterò sopra qualcosa di splendente
e sarò di nuovo Marilyn Monroe”, che voleva essere Norma Jean era poesia allo stato puro. E non solo perché le sue forme erano rime perfette o il suo muoversi  rappresentazione dell'armonia. La sua vita era stata, incurante della sintassi e dell'ortografia, una infinita licenza poetica.
“Solo la poesia ispira poesia” ed è per questo che poeti come Pier Paolo Pasolini, Ernesto Cardenal o Baernie Taupin ed Elton John hanno scritto per lei parole e musiche indimenicabili. Ed è sempre per l'essere di Marilyn/Norma pura poesia che un gran numero di autori l'hanno posta al centro della loro creazione artistica: ognuno di loro indagandone aspetti diversi e rappresentandoli con gli stili e le tecniche più diverse. E Mitica Marilyn è proprio il racconto di questa ricerca: una ricerca che passa dai disegni Milo Manara e Sergio Toppi alle “fotografie” a matita di Nicolò Rossetto, dai collage e le tele di Anna Pennati alle rappresentazioni materiche di Barbara Stefani e Silvia Taietti, dalle rivisitazioni pop di Cristina Stifanic alle illustazioni “gialle” di Carlo Jacono e a quelle “hollywoodiane” di Silvano Campeggi in arte Nano, dalla brillantezza della street art di Acme 107 alla spigolosità di Fiorella Banfi. Senza dimenticare la ricerca, ironica e raffinata degli studenti della Scuola del Fumetto di Milano.
Mitica Marilyn, nuovo evento A+Mani di Spazio Excalibur racconta anche un'altra storia: come autori del calibro di Crepax, Buzzelli, De Luca, maestri del fumetto made in Italy hanno fatto rivivere Marilyn Monroe. Ed ecco allora Norma Jean recitare accanto a Ken Parker nel selvaggio West oppure sfidare Diabolik. 
Anche questa è poesia.


Spazio Excalibur
Corso Genova, 114 – Vigevano (PV)
www.spazioexcalibur.info

Sabato 30 novembre 2013
ore 16.00 apertura mostra
ore 17.00 inaugurazione con la presenza degli autori
Domenica 1 dicembre 2013
ore 15.00 – 19.00 visite guidate



MITICA MARILYN ANNA PENNATI

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L’idea di chiedere ad alcuni artisti di realizzare una serie di opere su Marilyn è nata nel 2012 in occasione della mostra "INDAGINE NON AUTORIZZATA, le matite di Crepax, Pratt, Jacono, Toppi e i colori di Anna Pennati raccontano il mito di Marilyn" realizzata a 50 anni dal giorno in cui Marilyn Monroe ha smesso di recitare la sua parte nella commedia della vita. 


 
Il manifesto e l'immagine originale realizzata da Anna Pennati

La morte di Norma Jeane è una morte eccellente, descritta nei minimi particolari in libri, film e documentari... eppure nessuno sa cosa sia veramente successo quella notte a Brentwood. Le teorie sono molte. E tutte affascinanti. C’è chi propende per il suicidio e chi per l’omicidio ma c’è anche chi ritiene che si sia rifatta una vita e gestisca, ormai ottantenne, un drive-in sulla 66. E c’è chi è convinto che, stufa della ribalta, viva su un’isola dei Caraibi con Elvis e Moana. 



Ma torniamo ad Anna Pennati: le sue opere, tutte realizzate con le tecniche più diverse, come in tutti i lavori di Anna Pennati, sono nate da uno studio del personaggio che ne ha rivelato non solo l’aspetto estetico, ma soprattutto la personalità, fino a cercare di carpirne l’anima.
Anna Pennati afferma che non è possibile realizzare un ritratto di una persona senza conoscerla direttamente, senza percepirne la voce, fino a sentirla nella sua totalità.
Ovviamente con Marilyn ciò sarebbe stato impossibile, ma trattandosi di una figura tra le più fotografate, filmate e ammirate di tutti i tempi, quell’icona che si è creata è stata sufficiente ad estrarne l’essenza.


E come in un ritratto reale, sono stati realizzati prima gli schizzi, poi i disegni a matita e grafite, alcuni bozzetti a  colori, per arrivare all’opera vera e propria solo dopo che l’artista ha iniziato a sentire propria quest’immagine che è stata invece troppo spesso superficialmente utilizzata.
Ed è l’essenza di Marilyn che traspare dai ritratti di Anna Pennati, riportandone il carattere, il sentimento, la bellezza e le debolezze, fatte a volte di piccoli particolari, ma sempre presenti.
Un percorso artistico che, partendo da due filoni principali, il volto e la figura intera, attraversa diversi stili pittorici, dal figurativo alla scomposizione quasi astratta dei collage, in un tripudio di colori e forme che fanno rivivere in noi quell’ammirazione che Marilyn Monroe continua a suscitare.


 

Un lavoro “work in progress” quindi, che viene continua con questa nuova tappa che supera l'indagine sulla morte e cerca di indagare un aspetto decisamente poco conosciuto: la sua passione per la poesia.

MITICA MARILYN: FIORELLA BANFI

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L'incontro con Fiorella Banfi, anzi con i suoi ritratti, è avvenuto durante una mostra presso Fermo Immagine, il museo del manifesto Cinematografico di Milano, dedicata a Liz Taylor. Il suo ritratto della diva, spigoloso e duro, raccontava perfettamente la parabola della sua vita tra film indimenticabili, alcool, matrimoni divorzi e ri-matrimoni. È stato quindi obbligatorio chiederle di proporci la sua interpretazione di Marilyn Monroe. Al pari di Liz in lotta continua con la vita. Ma chi è Fiorella Banfi? Figlia d’arte, coniuga il suo tratto con naturalezza, dolcezza e anche mistero e sensualità. Le sue opere sanno trovare nella mescolanza di colori, passione e amore traducendo l’emozione dei ricordi. È un’artista che con l’originalità si pone come traguardo l’evoluzione della creatività e interpretando la vita nelle sue opere.

Per saperne i più qui trovate una gallery delle sue opere

MITICA MARILYN: BARBARA STEFANI

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Barbara Stefani ha studiato al Liceo Artistico e ha sempre avuto la passione per l’arte. Dopo essersi occupata per anni di comunicazione visiva, pubblicità e società di comunicazione,   negli ultimi tempi si è dedicata alla sua grande passione: la pittura. 

La sua pittura è materica, ricca di colore e la luce positiva che pervade la  scena rasserena chi la guarda. Non mancano i richiami grafici dovuti alle esperienze passate  e i profili in rilievo rendono le sue opere vicine all’interpretazione delle vetrate artistiche.  I soggetti sono naturalistici, gioiosi  e  anche  l'opera dedicata a Marilyn  Monroe  non  è distante dalla   un visione  quasi  favolistica.

MITICA MARILYN: ACME 107

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ACME 107 è un artista poliedrico e passa la sua arte di strada dal muro alla tela seguendo le
orme del figurativo, di volti di donne  o animali,  miscelato con un bicromismo alla più pazza forma di colori , sgocciolature e materiali di realizzazione, passando dagli smalti alle resine e ai contrasti di materiale che danno vita al mondo contemporaneo
Acme107 sviluppa l’arte di strada dai primi anni '90 nella sua peculiarità da forme tridimensionali e figurative che appaiono nelle mura di varie città. La comunità ne riconosce il valore artistico  tanto da affidargli diverse murate in via di sviluppo e disegni di grande valore paesaggistico e di grandi dimensioni, facciate cieche di interi edifici. Ma la sua attività passa anche dalla riqualificazioni aree urbane, al design di locali, discoteche e negozi.

Negli ultimi anni decide di fissare il suo stile urbano sulle tele e comincia così, nel 1999 una serie di percorsi che rappresentano il modo circostante in un centinaio di opere di varie dimensioni:
Metamorphosis  2007/08  
Creation  2005/09
The saints  2008
Earth 2005/09
Amerika 2008/12
Creation 2005/09

Tradizionali i mezzi di comunicazione: pannelli di legno, lastre di ferro, resine, smalti, acrilici e tanti altri materiali ma sempre utilizzando come base la tecnica sperimentale dello spray per non discostarsi dalle sue radici artistiche che caratterizzano il sapore di strada.


Le sue Marilyn realizzate con il suo stile classico sono parte di un lavoro in progress dedicato alle donne più belle del mondo.

Molte sue opere sono esposte in gallerie come Saatchy gallery online Londra, Mondo pop con vinil factory  Roma, Amantes Torino, Meltin pop Arona .

Nel 2010 è Stato riconosciuto nella fondazione Cologni  ARTE E MESTIERI giovane talento e maestro d’arte decorativa. Attualmente ha in fase di sviluppo ART LICENSING , una personalizzazione di oggetti di design, orologi e arredi di vari Brand.

Nell'aprile del 2013 ha realizzato il grande murales che segna l'ingresso di Fermo Immagine, il Museo del Manifesto Cinemtografico di Milano.


Per saperne di più o visionare le altre sue opere cliccate qui

MITICA MARILYN: SILVIA TAIETTI

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Non chiedetemi cosa faccio
Chiedetemi chi sono

Sono un essere pulsante
sono una donna
sono una mamma di tre meravigliosi ragazzi
sono grafica, art director di molti giornali
che ho chiamato miei figli.

Sono un Ariete che ama i cambiamenti
e ora sono nel bel mezzo di un salto
che mi fa paura ma che mi spinge
a continuare perché il cambiamento è vita.
Mi piace pensarmi come una ricercatrice
della comunicazione in tutte le sue forme espressive
realizzo quadri tridimensionali
e apprezzo la comunicazione
della parola e del silenzio.

Sono uno scolaro che ogni giorno
vuole imparare gli insegnamenti della vita.

MITICA MARILYN: CRISTINA STIFANIC

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L’artista, croata di origine ma di nazionalità italiana, ha esposto di recente presso il Museo di arte contemporanea di Caserta, Banca Intesa SanPaolo, il Museo del Fumetto, dell'Illustrazione e dell’Immagine Animata a Milano, Il Museo del manifesto cinematografico di Milano, la galleria civica di Bolzano, il Museo del Brolo a Mogliano Veneto, il Palazzo delle Arti (PAN) di Napoli, presso lo studio di Lucio Fontana e le Ambasciate e gli Istituti di Cultura italiana (Bruxelles, Luxemburg, Calcutta, New Dehli, Mumbai).
 Le sue opere sono inoltre presenti presso le collezioni d’arte di prestigiose fondazioni e privati. Due case editrici le hanno dedicato due monografie sulla sua ultima serie di dipinti: “Diabolik Pop Ikon” edito da Vanilla Edizioni e da ADM.


Il suo omaggio a Marilin,  intitolato Twins, è un'opera digitale che mette a confronto Marilyn e una delle prime pin-up: Betty Page.

Nel 2012, Cristina Stifanic ha prodotto una serie di cartoline artistiche in vendita nei bookshop della Biennale di Venezia, di Palazzo Grassi e Punta della Dogana.
Attualmente ha in corso una mostra a Berlino presso la Cross Art Gallery

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MITICA MARILYN: SILVANO CAMPEGGI

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Silvano Campeggi (in arte “Nano”) è tra i più celebrati autori di manifesti cinematografici. Nato a Firenze nel 1923, frequenta la Scuola d'Arte e inizia la sua carriera illustrando libri e giornali. Trasferitosi a Roma nel dopoguerra, entra in contatto con alcuni importanti maestri, come Luigi Martinati, avvicinandosi al cinema. Il primo manifesto da lui firmato è quello per Aquila nera (1946) di Riccardo Freda.
Dal 1945 al 1972 lavora per la Metro-Goldwin-Mayer, la Universal, la Paramount, la RKO, realizzando più di 3000 manifesti: Via col vento, Ben Hur, Un americano a Parigi, Cantando sotto la pioggia, West Side Story, Casablanca, solo per citarne alcuni, ritraendo artisti del calibro di James Dean, Marlon Brando, Humphrey Bogart, Ava Gardner, Rita Hayworth.






Grazie alla fama guadagnata sul campo, Nano diventa anche molto amico di alcune star, tanto che Liz Taylor regalerà a sua moglie Elena alcuni vestitini premaman indossati durante la gravidanza. Per l’Oscar Venere in Visone, con Liz Taylor, Nano appronta un bozzetto che però viene censurato perché ritenuto troppo provocante. Tornato a Firenze negli anni Settanta, Campeggi si dedica alla pittura e ai ritratti: quello di Salvo D'Acquisto viene riprodotto su francobollo dalle Poste Italiane nel 1975. Nel 1988 il Comune di Firenze gli dedica una mostra a Palazzo Medici Riccardi dal titolo “Il cinema nei manifesti di Silvano Campeggi” e nel 1995 Promo Immagine Cinema organizza una sua personale al Palazzo delle Esposizioni a Roma. Nel 1997 realizza 35 dipinti ispirati al calcio storico fiorentino, esposti poi in una mostra al Palagio di Parte Guelfa (Firenze) e a Lione (Francia).
Nel 2000 riceve il Fiorino d’Oro, il più prestigioso riconoscimento artistico in Italia.


Nel 1957 realizza il manifesto de Il Principe e la Ballerina e per finire il "ritratto di Marilyn viene spedito negli stati uniti per ritrarla dal vivo. L'incontro è folgorante e Marilyn diventerà uno dei suoi soggetti preferiti.


Logo per il Festival del cinema di Syracuse


MITICA MARILYN: MILO MANARA

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"Quando ho letto Barbarella ho contemporaneamente scoperto un universo per me, per le mie possibilità, per il mio lavoro… In quel momento ho deciso che avrei fatto quel lavoro lì, che io avrei fatto solo questo nella vita…"
Milo Manara nasce a Luson in provincia di Bolzano il 12 settembre 1945, in una famiglia in cui Manara e i fratelli, per essere autosufficienti, fanno lavoretti sin da adolescenti (dall’età di dodici anni Manara realizzava pannelli decorativi su commissione).
Seguendo le sue inclinazioni naturali, si diploma a un liceo artistico privato. Si trasferisce a Verona dove inizia a lavorare come assistente dello scultore spagnolo Miguel Berrocal e nello stesso periodo s’iscrive alla Facoltà di Architettura a Venezia. Insieme ad altri artisti, durante i movimenti del Sessantotto, contesta in maniera netta la Biennale di Venezia.
Improvvisamente, grazie alla moglie francese di Berrocal, Manara scopre il Fumetto, di cui non era mai stato durante l’infanzia o l’adolescenza un appassionato e viene affascinato dal carattere di produzione in serie del medium, che lo discosta dall’unicità dell’opera d’arte pittorica per apparentarlo molto di più alla letteratura, anche nei confronti del pubblico di massa per l’accessibilità dei prezzi. Manara vede nel fumetto la possibilità di costruire un proprio ruolo nella società, anche grazie a un rapporto con la retribuzione, nel campo editoriale rispetto a quello artistico,  più onesto e aderente alla società, e decide pertanto di provare a cimentarsi con questo linguaggio. È così che debutta alla fine degli anni Sessanta come autore di storie erotico-poliziesche sulla collana “Genius”, e subito dopo in Jolanda de Almaviva, serie sexy di grande successo. Lascia intanto gli studi universitari.



Genius
Jolanda

Negli anni Settanta avvia la collaborazione con il“Corriere dei Ragazzi”, dove disegna una serie di fumetti sceneggiati da Mino Milani in cui vengono processati i grandi personaggi storici, La parola alla giuria. Nello stesso periodo, sui testi di Alfredo Castelli e Mario Gomboli, realizza Un fascio di bombe, fumetto sulla strategia della tensione nelle stragi di Stato, da poco ripubblicato in Italia. Subito dopo, assieme a Silverio Pisu, Manara dà vita a Lo Scimmiotto ad Alessio, il borghese rivoluzionario, che segnano il suo debutto nel fumetto d’autore. Collabora con la casa editrice francese Larousse, per cui realizza alcune storie inserite nelle raccolte L’Histoire de France en bandes dessinées, La decouverte du monde e L’Histoire de la Chine.

Nel 1978 crea il suo primo personaggio di successo e ne sceneggia anche la storia, pubblicata in prima battuta in Francia dalla rivista “(A SUIVRE)”: HP e Giuseppe Bergman, dove HP è un chiaro riferimento al suo maestro e mentore Hugo Pratt, trasformato in uno dei protagonisti del racconto; negli anni a seguire, Manara pubblica altri episodi dedicati a Giuseppe Bergman, che fisionomicamente ha le fattezze dell’autore e di Alain Delon.

Tra la fine del decennio e i primi anni Ottanta partecipa alla realizzazione della Storia d’Italia a fumetti da Enzo Biagi e crea, su commissione della rivista“Playmen”, Il gioco, storia ad alta densità erotica che dà un successo a livello mondiale, straordinario e inatteso, a Manara. Di questo periodo è anche il primo di due lavori su testi di Hugo Pratt, per il quale disegna due storie fondamentali per la sua carriera: Tutto ricominciò con un’estate indiana, pubblicata dalla rivista “Corto Maltese”, seguita da El gaucho, pubblicata da “Il grifo”. Oltre a un’altra storia importante, questa volta di ambientazione western, pubblicata ancora in Francia dalla rivista “Pilote”: L’uomo di carta.

Su sceneggiatura di Castelli, Manara disegna poi L’uomo delle nevi, per la collana “Un uomo, un’avventura”, edita da Cepim, oggi Sergio Bonelli Editore. Subito dopo crea Miele, forse il suo personaggio femminile più famoso, protagonista dei volumi Il profumo dell’invisibile di sei storie brevi intitolate Candid Camera.



Nel 1987 inizia la collaborazione con Federico Fellini. Il grande maestro riminese, al quale Manara  aveva dedicato una storia breve, Senza Titolo, lo aveva molto influenzato, soprattutto con 8 1/2. In seguito al loro incontro, Fellini gli chiede le illustrazioni per una sceneggiatura che pubblica sul “Corriere della Sera”. Da qui Manara, con il consenso del regista, trasforma il testo di Fellini in uno straordinario fumetto, Viaggio a Tulum, apparso su “Corto Maltese”. Il rapporto tra i due si consolida: Fellini rimette mano a uno dei suoi progetti più personali e insieme danno vita a Il viaggio di G. Mastorna detto Fernet, pubblicato da “Il grifo”. Manara realizza inoltre i manifesti dei film di Fellini Intervista La voce della luna.



All’inizio degli anni Novanta, realizza le tavole a fumetti del Cristoforo Colombo di Enzo Biagi. In questo periodo tra le tante collaborazioni internazionali illustra un libro di racconti di Pedro Almodovar, El fuego y las entrañas. Illustra anche Fantasex, raccolta di racconti di erotismo e fantascienza, cui fa seguito la trasposizione fumettistica di tre classici della letteratura: Gulliveriana, Kamasutra L’asino d’oro. Disegna poi tre storie di carattere sociale: Ballata in si bemolle, dedicata al tema dell’usura, Rivoluzione, sull’imbarbarimento generato dalla televisione, e Tre ragazze nella rete, ispirata al mondo di Internet. Il decennio si chiude con il ritorno di Giuseppe Bergman con quella che si può considerare una delle sue storie più belle, A riveder le stelle – Le avventure metropolitane di Giuseppe Bergman, riflessione sull’arte all’inizio del nuovo millennio, attraverso il ricordo di tre grandi amici scomparsi: Andrea Pazienza, Federico Fellini, Hugo Pratt.

Dopo tante pubblicazioni in Francia è la volta degli Stati Uniti, grazie ad una collaborazione con la DC Comics per la sua etichetta adulta Vertigo, per cui realizza la storia di Desiderio nel volume Sandman – Notti Eterne. Qualche anno dopo, anche la Marvel Comics commissiona un lavoro a Manara: in coppia con Chris Claremont, nasce una storia degli X-Men femminile, X-Men:Ragazze in fuga.
Realizza 46, una storia a fumetti tra sogno e realtà su Valentino Rossi, che prende il titolo dal numero della moto del campione italiano, pubblicata su “Rolling Stones” e poi in volume, mentre su sceneggiatura di Vincenzo Cerami, al suo esordio nella scrittura di un fumetto, pubblica Gli occhi di Pandora.

Dall’inizio degli anni Duemila, Manara lavora al progetto Il pittore e la modella, un viaggio nella storia dell’arte pittorica a partire dal rapporto pittore-modella.
Su testi di Alejandro Jodorowsky disegna poi un fumetto sulla casata de I Borgia, in quattro puntate, tra il 2004 e il 2010.
Con l’espandersi della comunicazione multimediale, l’attività di Manara si diversifica orientandosi anche verso la realizzazione di storyboard e la consulenza per campagne pubblicitarie, come quelle per Chanel, per lo spot firmato da Luc Besson, Fastweb, Eminence, Permaflex e Yamamay, contributi e progetti realizzati per Internet e il computer, come Gulliveriana, un cd-rom su una sua storia, seguito da Il gioco del Kamasutra.

Nel 2008 Manara sigla un accordo di esclusiva con Napoli COMICON per la cura e la gestione di tutte le sue mostre, in Italia e all’estero, in conseguenza negli ultimi anni moltissimi sono stati gli eventi, le mostre, i festival a cui Manara ha partecipato in tutto il mondo, dal Brasile, alla Francia, alla Germania, al Belgio, alla Polonia, alla Norvegia e fino alla Corea del Sud.
Dopo numerosi premi e riconoscimenti in Italia e all’estero, il 20 febbraio 2009 l’Accademia di Belle Arti di Macerata il titolo di Accademico Honoris Causa.

La sua Marilyn, una prova d'autore siglata, in mostra è stata realizzata per il pictur disc pubblicato nel cofanetto "Dedicato a Marilyn",  antologia storica a cura di Vincenzo Mollica, che contiene 2 LP più un libro di 40 pagine a colori più il Picture Disc , edito nel 1990 da Fonit Cetra.

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