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MITICA MARILYN: NORMA JEAN E L'ARTE

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Marilyn Monroe è stata un soggetto molto amato da molti artisti che di volta in volta l’hanno interpretata. 
Il solo Moma di New York conta più di 15 lavori dedicati all’attrice. Ma cosa ha attratto il mondo dell’arte verso questo personaggio? Non solo il lato estetico ed esteriore, ma soprattutto ciò che Marilyn era divenuta: un “icona”. 
Questo termine è importante, in quanto, si definisce “icona” un raffigurazione sacra ed in particolare le figure rappresentate sono dette “iki” ovvero: trasfigurazioni di immagini che si trovano fuori dal tempo.
Certo non vogliamo definire “sacra” l’immagine di Marilyn, ma sicuramente è fuori dal tempo, cristallizzata e, pur triste da rimarcare, ciò è dovuto al fatto che, morta nel pieno del suo splendore, ci ha lasciato quell’immagine di “donna solare” che ancora oggi ci affascina.


Andy Warhol

Molti importanti artisti hanno affrontato l’icona Marilyn, uno su tutti Andy Warhol , che delle icone ha fatto la sua carriera, seguito nel suo stile legato indissolubilmente alla pop-art da autori italiani quali Mimmo Rotella con i suoi decollage e Ugo Nespolo con le composizioni.


Mimmo Rotella 1962


Ugo Nespolo Marilyn lady

Un altro filone ha “utilizzato” l’immagine di Marilyn cercando di interpretarne invece il carattere e l’anima, compiendo forse meglio quello che dovrebbe essere il vero ritratto d’artista.
Senza dimenticare James Rosenquist e Bernt Stern,  Willem de Koonig interpreta con drammaticità questa immagine in un dipinto del 1954, che nella sua irriverenza spicca per originalità.


Willem de Koonig, Marilyn Monroe, 1953

Richard Hamilton parte da alcuni scatti corretti e rifiutati dall’attrice stessa nella realizzazione di un servizio fotografico per Town magazine nel 1962 e crea, nel 1965, “My Marilyn” che meglio ci fa comprendere la capricciosa e consapevole precisione di Marilyn per l’uso della sua immagine.


Richard Hamilton, My Marilyn, 1965

Tuttavia il mondo dell’arte non è ancora riuscito a dare luce alla “vera” Marilyn Monroe propio come il mondo reale non ha “fatto luce” sulla sua vita e misteriosa morte.
Luca Temolo Dall'Igna

MITICA MARILYN .... A FUMETTI

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Guido Crepax

Sono passati da poco 50 anni dal giorno in cui Marilyn Monroe ha smesso di recitare eppure nessuno sa cosa sia veramente successo quella notte a Brentwood. Le teorie sono molte e tutte affascinanti. C’è chi propende per il suicidio e chi per l’omicidio ma c’è anche chi ritiene che si sia rifatta una vita e gestisca, ormai ottantenne, un drive-in sulla 66. E c’è chi è convinto che, stufa della ribalta, viva su un’isola dei Carabi con Elvis e Moana. Questo mistero ha suscitato molti interessi e sono molti i volumi che hanno tentato di scrivere la parola fine e questo giallo. 
Ci hanno provato anche molti “fumettisti” ed è per questo che Mitica Marilyn propone anche una selezione di tavole, rigorosamente firmate da autori italiani, che ci aiuteranno a capire se la sua morte sia stato un falso suicidio o un vero omicidio. Ed ecco allora le biografie realizzate da Guido Buzzelli o da Gianni De Luca o le tavole di Guido Crepax. 



Giancarlo Berardi, invece, aveva omaggiato Norma Jean facendola incontrare, nel mondo fantastico del fumetto dove tutto è possibile, con il suo (e di Ivo Milazzo) Ken Parker. 



E che dire del bacio impossibile tra Marilyn e Diabolik? 
Queste due icone degli anni ‘60 si incontrarono in un’avventura giallo/nera con spunti rosa passata alla storia. Marilyn recita il ruolo di una scrittrice, Katia Wander, e afferma di possedere dei documenti che permetteranno di smascherare Diabolik. 
Diabolik, ovviamente, interpreta se stesso. 



Katia Wander, considerata da tutti come un’oca bionda si dimostrerà, come era Marilyn nella vita reale, tutt’altro che stupida e riuscirà a far cadere ai suoi piedi il Re del Terrore. Questo memorabile incontro avvenne nel 1966, quando Marilyn era scomparsa da 4 anni e Diabolik era nato da 4 anni e oggi, 47 anni dopo, entrambi sono ancora sulla breccia.

MITICA MARILYN: CARLO JACONO

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Topolino e Carosello hanno modellato le nostre menti più di molti grandi nomi della letteratura, e questa non è affatto una novità. Anzi, se ne parla così tanto che facciamo già fatica a etichettarli come “cultura popolare”, perché ormai ci ricordano i discorsi dotti di Eco, di Del Buono e di Giorello. Ma la prospettiva pop apre giochi di matrioske senza fine. Scoviamo arti minuscole dentro le arti minori, e ci accorgiamo con decenni di ritardo dell’importanza di quello che pareva soltanto un dettaglio. Prendiamo i “Gialli Mondadori”. Si è detto e dimostrato come il nostro immaginario del crimine si sia aggregato attorno a questa collana di longevità straordinaria, che in oltre ottant’anni di umile lavorio sui comodini, i treni e le sedie sdraio ha fatto degli italiani un popolo di patiti del delitto. Basta sfogliare i programmi della tv per verificare che il romanzo poliziesco occupa un posto rilevante nella storia dell’educazione italiana, al punto che non sarebbe difficile attribuirgli qualche stortura del carattere nazionale. Se tutto parte dai Gialli Mondadori, e se è vero che l’impatto visivo costituisce il cavallo di troia attraverso cui i contenuti, le visioni e le atmosfere della cultura popolare scivolano nella nostra mente e la colonizzano, allora dobbiamo parlare di Carlo Jacono. 
Nato nello stesso anno d’uscita del primo numero dei Gialli, il 1929, egli ne avrebbe illustrato le copertine per ben 36 anni, dal 1950 fino al 1986. I suoi cerchi popolati di dark lady, assassini misteriosi, vittime predestinate, scene del delitto hanno occhieggiato e spiato i nostri acquisti in edicola. Poco importa se fossimo o meno lettori di gialli: la virtù penetrante di quelle copertine s’insinuava al solo sguardo, settimana dopo settimana, e contagiava del suo gusto gli altri disegnatori, le altre riviste, la pubblicità, il cinema. Noi tutti. Quando, a partire dal 1961, ai Gialli si affiancarono le copertine nere dei “Segretissimo”, quegli occhi ipnotizzanti divennero due, di cui uno dalle pupille particolarmente raffinate, abitato da donne più sexy e da eroi della spy story che assomigliavano ai divi del momento. Se ci facevano pensare a James Bond era anche perché Jacono illustrava anche i romanzi di Jan Fleming. La sua attività era instancabile almeno quanto la sete di Mondadori, che gli affidava di tutto, dai romanzi rosa alle copertine fantascientifiche di Urania, il terzo cerchio delle sue collane da edicola. E c’erano gli altri editori, fra i quali Dardo con i suoi fumetti di guerra, come “Super Eroica”, che da soli costituirebbero un altro bell’argomento di analisi per chi si interessa di storia della cultura popolare. La produzione di questo illustratore è stata formidabile non soltanto per il numero delle realizzazioni ma anche per la tenuta dello stile, della sua inconfondibile tecnica di pittura a olio, così inusuale nell’illustrazione popolare. Nessuno può dire quanto le collane Mondadori debbano la loro fortuna e longevità alle copertine di Carlo Jacono, ma la sua importanza resta perlopiù taciuta. 
Ma Jacono ha legato il suo nome anche alle copertine di Urania, alle tavole a colori della Domenica del Corriere e alle grandi illustrazioni di Sorrisi e Canzoni. E, proprio per questa testata sono state realizzate le sue Marilyn esposte in mostra.

Guglielmo Duccoli


Per saperne di più clicca qui oppure qui

MITICA MARILYN... a SCUOLA

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Andrea Schepisi

Una sezione della mostra presso lo Spazio Excalibur e dedicata alle opere realizzate dagli studenti della Scuola del fumetto di Milano nel 2012 in occasione della mostra Marilyn I love you. Le opere, oltre una ventina, sono state esposte in un tour a Cartoomics e al WOW e attraverso una votazione sul web e durante le mostre una di queste è stata selezionata ed è diventata il manifesto dell'iniziativa.
Ecco le opere selezionate per la mostra Mitica Marilyn

 Andrea Benelle


  Eleonora Lorentez



Francesca Uno
Josè Nuzzo 

 Lucia Crozzoletto

Particolarmente Marilyn


LA SCUOLA DEL FUMETTO DI MILANO
Arrivata al 34° anno di attività, è stata la prima in Italia ad affrontare didatticamente la preparazione dei nuovi disegnatori secondo le esigenze del mercato.
Oggi la Scuola è una realtà inserita nel mondo del lavoro, molte opportunità di collaborazione vengono richieste, da società private, da agenzie di pubblicità, studi, case editrici, anche se le richieste sono le più varie gli allievi sono preparati per poterle svolgere tutte.
Molti degli allievi diplomati negli anni passati sono ora inseriti in diverse e prestigiose case editrici, come Bonelli, Disney, Star Comics, Eura Editoriale altri hanno aperto studi e collaborano anche con agenzie di pubblicità, altri ancora stanno preparando una serie di progetti che la Scuola con la sua Casa Editrice editerà.
Il progetto Casa Editrice da diversi anni perseguito, finalmente ha visto la luce, permettendo così agli allievi di provare direttamente come nasce e si sviluppa un progetto editoriale.
Oggi il mondo del fumetto è molto variegato, ci sono diversi generi e ognuno può inserirsi e prepararsi per quello che è più consono alla propria creatività, ma dovrà esserci una base molto buona di disegno altrimenti l’inserimento è difficile. Per questo motivo la Scuola del Fumetto è diventata Casa Editrice, inserendo dei progetti editoriali eseguiti dai propri allievi, direttamente sul mercato delle librerie specializzate. Le testate realizzate sono molte tra queste:Video Inferno,  e per l’infanzia : Il Gatto e la Luna, I Simpastri, la Principessa Evelina, Orfeo, la serie della mucca Carlotta, Ezio Piuti, Caspar e Joshua, due volumi cartonati di 80 pagine tutte a colori “Le strampalate avventure di Capitan Remo”, Il Bambino di velluto, Ribes Rosso, Orcomondo, Fino a toccare il cielo, la Favola di Palermo, il Pupazzo di neve, la Zia con la valigia, Dentro la paura, i viaggi di Gulliver, il Giro del Mondo in 80 giorni.

MITICA MARILYN: NICOLO' ROSSETTO

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Di me non c'è molto da dire... sono nato a Thiene nel 1988.
Ho sempre avuto la passione per il disegno e l'arte in generale.
Ho frequentato il liceo Artistico A. Martini di Schio.
Da un anno circa ho ripreso a disegnare, prediligendo prima su tutte un'impronta realistica, non dico iperrealismo perché non mi sento ancora di poter  considerare una mia opera tale.
Ho scelto questa strada perché la vedo come una sfida... la mano dell'artista che riesce a sostituire la macchina...arrivando a rappresentazioni di realismo estremo.
Sulla mia Marilyn posso dire che prima di tutto vorrebbe essere un omaggio ad uno dei fotografi più originali degli anni Sessanta, Bert Stern, morto proprio a giugno di quest'anno.
È uno scatto che fa parte del lavoro fatto nel giugno 1962, sei settimane prima che Marilyn morisse. L'ho scelto principalmente perché a mio parere è semplice e naturale ma allo stesso tempo provocatorio.
Infine posso dire che è un ritratto realizzato a matita su carta semiruvida basato sul dal gioco dei chiaroscuri.
Son arrivato a questa scelta partendo dall'idea di semplicità, proprio perché Marilyn è stata riproposta in tutte le salse... quindi ho puntato ad una rappresentazione semplice ed oggettiva.
Tutto qui!

LA MAGIA DELL'ANELLO

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In concomitanza con la prima de Lo Hobbit - la desolazione di Smaug, Spazio Excalibur, La Società Tolkieniana Italiana, Fermo Immagine, La Scuola del Fumetto di Milano e WOW Spazio Fumetto vi invitano a visitare fino al 19 gennaio la mostra omaggio a Tolkien presso lo Spazio Mostre del cinema Arcadia di Melzo. L'ingresso è gratuito negli orari di apertura del cinema.




In mostra fotobuste e manifesti dei film finora usciti, un racconto di come l'opera di Tolkien è stata "rivisitata" a fumetti e le illustrazioni realizzate per il Calendario 2014 della Tolkieniana.





















2013 TUTTI I NUMERI DELLA CULTURA

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Antonella Lemmo *

Saranno pure freddi  (i numeri) ma riescono a racchiudere in pochi segni mille storie. Storie di libri, arte, fumetti, incontri, poesie letture e visioni.
Ecco allora i numeri di frequenze, attività e patrimonio relativi a: biblioteche civiche, archivio storico, musei e mostre a Vigevano dell’anno appena concluso.
Un anno che, nel nostro piccolo, ci ha fatto sentire grandi.

Biblioteche Mastronardi e Cordone:
-Prestiti librari n. 53.374
-Presenze nelle sedi n. 94.904
-Iscritti n. 9.044
-Consultazioni internet n. 7.261
-Iscrizioni wi-fi n. 989
-Consistenza patrimonio librario n. 89.679
-Corsi di educazione permanente n. 110
-Iscritti ai corsi n. 572
-Incontri culturali e laboratori n. 150
-Presenze agli incontri n. 3.000

Archivio storico:
-Presenze per studio/consultazione n. 2.364
-Presenze per attività didattica n. 662
-Partecipazione concorso n. 322
-Pratiche istruite n. 1.096

Musei civici:
-Presenze visitatori n. 32.158
-Laboratori attivati n. 125
-Presenze ai laboratori n. 3.000
-Mostre interne n. 8
-Conferenze e lezioni n. 21
-Visite guidate / prenotazioni gruppi n. 87

Mostre e Iniziative culturali:
-Mostre organizzate e/o in collaborazione n. 10
-Giornate Memoria
-Rassegna e Premio letterario
-Totale partecipanti n. 50.000

Numeri? Non solo sono soprattuto confortanti risposte sia al lavoro quotidiano degli istituti civici, sia alle proposte di iniziative culturali realizzate nel 2013!

E il 2014 sarà ancora meglio

* L'immagine è tratta dal sito Centro Arti Umoristiche e Satiriche

EROI DIVI E GUERRIERI RADDOPPIA

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La mostra dedicata a Carlo Jacono che lo scorso anno è stata realizzata a Vigevano sarà inaugurata, opportunamente rivista, il prossimo 2 aprile a Milano presso La scuola del Fumetto.


Carlo Jacono
EROI, DIVI, GUERRIERI
1951-2000
illustrazioni e copertine  

2 aprile - 24 maggio 2014


Scuola  del Fumetto

Via Savona, 10 – Milano

Orari: da lunedì a venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 17.30  - ingresso libero

Info: www.scuoladelfumetto.com 
Tel: 02 8356371

Ecco comunque qualche ulteriore informazione.


Con la mostra dedicata a Carlo Jacono, grandissimo illustratore conosciuto come l'uomo del cerchio per aver legato la sua arte alle copertine dei Gialli Mondadori, la Scuola del Fumetto di Milano festeggia i suoi 35 anni di vita inaugurando una ricca stagione di mostre dedicata all’arte dell’illustrazione del fumetto.

I libri sono fatti di parole ma quelle parole spesso diventano immagini. Immagini nella mente dei lettori ma anche tra le mani degli illustratori che vengono chiamati a realizzare le copertine che quelle parole dovranno aiutare a diffondere. E proprio a uno di questi illustratori, il grande carlo Jacono, è dedicata la mostra EROI, DIVI, GUERRIERI. 

Carlo Jacono (17 Marzo 1929 - 7 Giugno 2000) è stato uno dei maggiori illustratori italiani, per la qualità della sua opera ma anche per la sua grande produzione: in oltre quarant'anni di lavoro ha realizzato più di 6 mila illustrazioni. Alla fine del 1950, appena uscito dall'accademia di Brera, ha cominciato a collaborare con la Mondadori realizzando a partire dal numero 108, e quasi ininterrottamente fino al 1986, le copertine dei Gialli. Ma non solo: ha infatti trovato il tempo per realizzare, dal 1961 al 1990.le copertine di Segretissimo, la testata gemella dei Gialli dedicata alla spy story. 
Carlo Jacono  è stato tra i primi a illustrare le copertine per i romanzi di Fleming dedicati alle avventure di James Bond e collaborato con tutte le principali case editrici italiane ed europee. Si è cimentato nell'illustrazione di ogni genere letterario: da Urania, la rivista che ha fatto scoprire la fantascienza edicola, al romanzo rosa (Confidenze, Bolero, Grand Hotel), dalla fiaba al western, dal fantasy all'erotico. 

Parallelamente all'attività di illustratore, dal 1970, si è dedicato alla sua grande passione: la pittura.

EROI, DIVI, GUERRIERI , curata da Riccardo Mazzoni,  attraverso le opere esposte ripercorre la storia artistica di Jacono e l'evoluzione del suo tratto. Ed ecco allora in mostra, nella sezione dedicata agli EROI, sua prima copertina e la sua ultima copertina per I Gialli e Segretissimo, una selezione suoi detective, da Sherlock Holmes a Poirot a Miss Marple, e un omaggio sue spie. Arricchisce questa sezione una selezione di copertine che evidenziano la sua capacità di creare immagini cariche di sotismo ed erotismo.

La sezione DIVI permette di scoprire la sua passione per il cinema attraverso una serie di ritratti di alcuni grandi attori come Marilyn Monroe per TV e Canzoni.

GUERRIERI, la terza sezione della mostra è dedicata all'artista amante dei motori e agli aerei. A partire dal 1970, infatti, è stato tra i principali realizzatori delle copertine di una gran numero di riviste di fumetti di guerra inglesi come  per esempio e italiane come  Eroica, U.S. Army, U.S. Navy, Submarine. 




La mostra EROI, DIVI, GUERRIERI, ideata da Archivio Jacono, Spazio Excalibur e  Fermo Immagine è la prima di una serie di appuntamenti che animeranno per tutto l'anno la sede della Scuola del Fumetto in via Savona 10 con mostre  di artisti di fama come George Pichard e incontri con autori, oggi professionisti affermati ieri studenti della Scuola, che racconteranno le loro esperienze di lavoro agli studenti di oggi.

SCUOLA DEL FUMETO DI MILANO  
Fondata da Giuseppe Calzolari e giunta al 35° anno di attività è stata la prima struttura, in Italia, ad affrontare didatticamente la preparazione dei nuovi disegnatori secondo le esigenze del mercato. Oggi la Scuola è una realtà inserita nel mondo del lavoro e sono, per esempio, molte le richieste che arrivano da da società private, da agenzie di pubblicità, studi, case editrici di collaborazione. Così come sono moltissimi gli allievi diplomati negli anni passati che sono inseriti in prestigiose case editrici, come Bonelli, Disney, Star Comics, Eura Editoriale. Altri invece hanno aperto studi in proprio e collaborano con agenzie di pubblicità e case editrici straniere. Ma la Scuola è anche altro: per preparare al mondo del lavoro gli allievi è diventata anche casa editrice realizzando e distribuendo  alcuni dei progetti editoriali dei propri allievi nel mercato delle librerie specializzate. Le testate realizzate sono molte tra queste:Video Inferno, Il Gatto e la Luna, I Simpastri, la Principessa Evelina, Orfeo, la serie della mucca Carlotta, Ezio Piuti, Caspar e Joshua, due volumi cartonati di 80 pagine tutte a colori “Le strampalate avventure di Capitan Remo”, Il Bambino di velluto, Ribes Rosso, Orcomondo, Fino a toccare il cielo, la Favola di Palermo, il Pupazzo di neve, la Zia con la valigia, Dentro la paura, i viaggi di Gulliver, il Giro del Mondo in 80 giorni.

ARCHIVIO JACONO  
Nato grazie agli eredi del Maestro per conservare  e far conoscere alle nuove generazioni la sua opera dal 2008, in collaborazione con Excalibur,  organizza il Premio Jacono che annualmente premia l'illustratore più rappresentativo in un genere ogni anno diverso.  Il premio 2013 è stato assegnato a Franco Brambilla  illustratore storico delle copertine di Urania. L'edizione 2014 si terrà, a settembre, presso lo Spazio Excalibur.

SPAZIO EXCALIBUR  
Nato dalla collaborazione di Excalibur, società specializzata nella realizzazione di mostre legate alla cultura popolare, e Luca Temolo Dall'Igna, critico d'arte e organizzatore di eventi, Spazio Excalibur di Vigevano (PV) è un luogo polifunzionale, galleria d'arte e punto d'incontro per artisti della parola e dell'immagine, ma anche laboratorio per la creazione di eventi e mostre.

FERMO IMMAGINE  
Il Museo del Manifesto cinematografico di Milano, sito in via Gluck 45, è nato nell'aprile del 2013 e si sta facendo conoscere per la qualità dei suoi eventi dedicati alle diverse anime del cinema: dal mito di Liz Taylor, al fascino dei vampiri, dalla saga di Guerre Stellari alla tenerezza dei gatti protagonisti di grandi film per arrivare ai terribili e grandiosi dinosauri che saranno al centro della mostra che sarà inaugurata il prossimo 24 aprile.





IL FUTURO CHE SARA' AL MU. FANT di TORINO

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Dal 22 marzo e fino al 30 giugno 2014 la mostra Il Futuro che sarà, realizzata da Spazio Excalibur (la galleria di Vigevano dedicata all'arte, al fumetto e all'illustrazione), in occasione del Premio Jacono 2013, sarà esposta presso il Mu. Fant di Torino in viale Luini 195.



La mostra propone opere di Carlo Jacono e di Franco Brambilla, attuale illustratore delle copertine di Urania


L'ingresso è gratuito e il museo è aperto il giovedì e il venerdì e il primo e il terzo fine settimana del mese dalle 16,30 alle 18,30. Nei giorni feriali è aperto su appuntamento.
Per info: 349 8161960

IL CANTICO DELLE CREATURE: PARLA L'ASSESSORE DANIELA DEL FRATE

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Fulvio Roiter, uno dei più affascinanti e ammirati maestri della fotografia italiana, espone per la prima volta a Vigevano - nei suggestivi spazi del Castello Sforzesco - un ciclo di 25 scatti dedicati al Cantico delle Creature di San Francesco, raccolti in sessant’anni di lavoro, a partire dal 1954, attraverso la vera Umbria del Santo. 
Con questo lavoro Roiter vinse il prestigioso Premio Nadar per la fotografia pubblicando il primo dei sessanta libri fotografici che lo hanno reso celebre in tutto il mondo. 
La città di Vigevano non può che essere orgogliosa di ospitare una mostra di così alto prestigio che contribuisce, ancora una volta, a lanciare il nome della nostra città anche fuori dal territorio strettamente limitrofo, mettendola in comunicazione con i più importanti canali culturali italiani.
Questa esposizione che inaugura il 28 Giugno presso la Saladieci della Pinacoteca Civica “Casimiro Ottone” è anche la prima forma di collaborazione con importanti realtà culturali vigevanesi e
milanesi quali lo Spazio Excalibur di Vigevano, la Fondazione Franco Fossati e Fermo Immagine Museo del Manifesto Cinematografico di Milano, con le quali auspichiamo di organizzare altri momenti di incontro culturale come questo.
I curatori della mostra, Luca Temolo dall’Igna e Riccardo Mazzoni, in contemporanea con la mostra in Pinacoteca, proporranno una seconda esposizione dello stesso autore – presso i loro spazi in Corso Genova – dedicata all’Amazzonia, confermando la volontà di questa Amministrazione di
intensificare la collaborazione tra pubblico e privato in progetti condivisi; a loro vanno i nostri ringraziamenti per l’ottima organizzazione degli eventi proposti in stretta cooperazione con lo staff dei nostri Musei Civici che si impegna, ormai da tempo, per offrire alla città nuovi spunti di visita e di approfondimento delle varie discipline artistiche presenti sul territorio nazionale.


Daniela Del Frate
Assessore alla Cultura 
Comune di Vigevano



IL MONDO SECONDO FULVIO ROITER (in breve)
Cosa: due mostre di uno dei maestri del racconto fotografico.
Il cantico delle Creature di san Francesco - Uno dei fondamenti della poesia francescana raccontato in 26 immagini. Un lavoro, in continua evoluzione, pubblicato per la prima volta nel 1954 e
premiato in Francia con il Premio Nadar (nel 1956) per la fotografia come miglior libro dell’anno.
Amazzonia - Una delle aree tra le più selvagge del mondo raccontato attraverso immagini indimenticabili, tanto in bianco e nero quanto a colori, realizzate nel coro di lunghissimi viaggi
simbolo dell’avventura.

Quando: dal 28 giugno al 30 luglio

Dove: a Vigevano presso la Pinacoteca Casimiro Ottone e la galleria Spazio Excalibur
La Pinacoteca Civica all’interno del Castello ospiterà la mostra dedicata al Cantico delle Creature
La galleria Spazio Excalibur in Corso Genova 114 ospiterà la mostra dedicata all’Amazzonia.

L'AUTORE: FULVIO ROITER

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Veneto di Meolo, ma veneziano d’adozione, Fulvio Roiter da oltre sessant'anni non finisce di stupirci e i suoi reportage recano sempre i segni inconfondibili dell’artista colto e sensibile.
Nel febbraio 1953 comincia, con un viaggio fotografico in Sicilia la sua carriera di reporter. 
Nel 1954 viene incaricato dalla Guilde du Livre di Losanna di realizzare un libro sull’Umbria di san Francesco: Ombrie. Terre de saint-François vincerà il premio Nadar nel 1956.  



Nella primavera del 1955 compie il periplo della Sardegna e poi parte per l'Andalusia.  Nel 1957 parte per il primo viaggio in Brasile, dove resterà nove mesi e dove, tra il 1960 e il 1962, tornerà molte volte. 



Viaggia, instancabilmente, in Persia, nel 1964, in Turchia, 1965, in Messico, 1966, in Libano, 1967, in Spagna, 1969, in Irlanda, 1970, in Louisiana e in Tunisia nel 1971. Tra il 1972 e il 1974, scopre l’Africa equatoriale, con una serie di viaggi in Costa d’Avorio, dove realizza tra l’altro un celebre reportage in un villaggio Senufo; nello Zaire, dove fotografa le danze rituali dei Watussi e i pigmei del monte Hoyo.  



Nel 1977 esce Essere Venezia interamente a colori: quest’opera raccoglie subito un vastissimo consenso di pubblico tanto da diventare il più grande successo editoriale nel settore dei libri di immagini con seicentomila copie vendute nell’arco di dieci anni. Qui di seguito le sue opere più recenti: Laguna di Venezia, L’albero, Il Chianti classico, Egitto, Magic Venice in Carnival, Ciociaria, Terra d’Abruzzo, Visibilia, Terra di Dio, Il Vaticano, La mia Venezia, L’uomo senza desideri, Venezia e il Levante. La sua ricerca sul Cantico delle Creature, pubblicata inizialmente in chiusura del volume Ombrie, terre de saint François, è poi diventato un libro a se stante in continua evoluzione.  Le immagini in mostra, e il relativo catalogo, sono quella che lui considera la versione definitiva di questa ricerca durata 60 anni.



IL MONDO SECONDO FULVIO ROITER (in breve)
Cosa:due mostre di uno dei maestri del racconto fotografico.
Il cantico delle Creature di san Francesco - Uno dei fondamenti della poesia francescana raccontato in 26 immagini. Un lavoro, in continua evoluzione, pubblicato per la prima volta nel 1954 e
premiato in Francia con il Premio Nadar (nel 1956) per la fotografia come miglior libro dell’anno.
Amazzonia - Una delle aree tra le più selvagge del mondo raccontato attraverso immagini indimenticabili, tanto in bianco e nero quanto a colori, realizzate nel coro di lunghissimi viaggi
simbolo dell’avventura.

Quando: dal 28 giugno al 30 luglio

Dove: a Vigevano presso la Pinacoteca Casimiro Ottone e la galleria Spazio Excalibur
La Pinacoteca Civica all’interno del Castello ospiterà la mostra dedicata al Cantico delle Creature
La galleria Spazio Excalibur in Corso Genova 114ospiterà la mostra dedicata all’Amazzonia.


LA PINACOTECA CIVICA DI VIGEVANO

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Castello Sforzesco - Scuderie Ducali
Tel. 0381 691636

Ingresso gratuito

da martedì a venerdì/ 14 - 17.30/ 
sabato e domenica 10 - 18


La Pinacoteca Civica “Casimiro Ottone” ha riaperto al pubblico con il nuovo allestimento nel Gennaio 2012 privilegiando un’esposizione essenziale e lineare, volta a presentare al pubblico i
pezzi più significativi della collezione e renderne pienamente fruibile e godibile il contenuto.
La grafica dei pannelli e i colori delle pareti accompagnano il pubblico lungo il percorso di visita con efficace discrezione.
La collezione, prettamente ottocentesca, per la sola esclusione delle prime due sale che presentano opere di epoca rinascimentale legate alle origini della città, presenta i più bravi e conosciuti maestri della “Scuola vigevanese”, da Giovanbattista Garberini a Luigi Bocca, da Ambrogio Raffele a Casimiro Ottone fino a Carlo Zanoletti accanto ai maestri conosciuti a livello nazionale come Carlo Fontanesi, Pompeo Mariani, Eleuterio Pagliano, Domenico Induno.
Dall’apertura ad oggi sono stati avviati numerosi progetti di carattere culturale finalizzati alla promozione delle collezioni e all’educazione del pubblico: sono stati attivati percorsi e laboratori
didattici dedicati alle scuole di tutti gli ordini e gradi, attività dedicate ai disabili sensoriali e alle famiglie con bambini attraverso percorsi tattili, è attivo un servizio di noleggio gratuito di audioguide per la visita assistita alle collezioni e sono organizzate diverse occasioni di approfondimento tramite conferenze e incontri dedicati alle collezioni o ad argomenti strettamente correlati.
Accanto a queste attività è stata lanciata una rassegna di prestigiose mostre temporanee con il titolo di “Saladieci eventi”, per lo più di carattere contemporaneo, svolte all’interno dei locali della pinacoteca stessa, appunto, nella sala numero 10.
Allestita ad hoc per la facile rotazione delle opere, la Rassegna ha già ospitato una ventina di esposizioni con particolare attenzione alla grafica e alla fotografia, accanto a esposizioni di pittura e
scultura contemporanea alternate a omaggi agli artisti del passato o mostre tematiche in un continuo dialogo tra presente e passato.

In questa Rassegna si inserisce, dal 28 giugno al 30 luglio, la Mostra fotografica IL CANTICO DELLE CREATURE le parole di san Francesco - le fotografie di Fulvio Roiter realizzata in
collaborazione con Spazio Excalibur di Vigevano.

I MUSEI CIVICI LUIGI BARNI

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I Musei Civici di Vigevano “Luigi Barni” comprendono: 
la Pinacoteca Civica intitolata al pittore vigevanese Casimiro Ottone

il Museo della Calzatura intitolato all’imprenditore Pietro Bertolini (ubicati presso la Scuderia del Castello Sforzesco di Vigevano – I piano) 
il Museo dell’Imprenditoria vigevanese (ubicato presso le sale dell’ex orfanotrofio Merula, in Via Merula 40, a Vigevano).



L’intero nucleo dei Musei Civici è stato dedicato a Luigi Barni (1 Ottobre 1877 – 28 Maggio 1952), uomo di grande lungimiranza e passione che contribuì significativamente alla nascita e alla
crescita delle collezioni d’Arte oggi esposte.
Barni fu una figura poliedrica, amante della pittura tanto da iscriversi, dapprima, alla Scuola di Disegno e Decorazione dell’Istituto d’Arte Roncalli di Vigevano sotto la guida dei maestri Giovan Battista Garberini e Vincenzo Boniforti e, poi, alla Reale Accademia di Belle Arti di Brera a Milano diplomandosi con il grande Cesare Tallone.
Nella vita si occupò di decorazioni e affreschi di Chiese e ville, divenne insegnante di Disegno e Calligrafia in varie scuole cittadine senza mai abbandonare la professione di decoratore,
restauratore e pittore, viaggiando in Italia e all’estero.
A questa carriera, Barni, unì la sua particolare attenzione, passione e curiosità per la storia, la storia dell’Arte e l’archeologia divenendo Ispettore Onorario dei Monumenti, degli Scavi e degli Oggetti di Antichità e d’Arte della Provincia di Pavia e avviando diverse campagne di scavi nel sottosuolo vigevanese, alla ricerca di reperti. Il materiale trovato venne catalogato da Barni e donato alla Città con l’intento di costituire un Museo Civico, divenendone, dunque, il primo nucleo artistico.
A Luigi Barni si deve anche la proposta di istituire un Museo della Calzatura e delle Arti produttive della Vigevano industriale del tempo - proposta che trovò la piena collaborazione dell’imprenditore Pietro Bertolini – e l’impegno nella valorizzazione artistica di Vigevano affinché venisse aperta una
Pinacoteca Civica da intitolare a Casimiro Ottone, pittore locale tra i più rappresentativi, che donò il primo nucleo di dipinti costituito da 60 opere.

IL CANTICO DELLE CREATURE

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28 giugno  – 30 luglio 2014 
Le parole di san Francesco - 
Le fotografie di Fulvio Roiter



A Vigevano, per la prima volta esposti in una mostra monografica, i venticinque scatti che Fulvio Roiter, uno dei più ammirati maestri della fotografia italiana, ha raccolto in  sessant’anni per “illustrare” il Cantico delle Creature di san Francesco. 
Venticinque capolavori che raccontano lo stupore dell’Uomo davanti all’immensità del Creato, alla bellezza della Natura, all’orrore della sofferenza e alla paura della morte. Contemplarli leggendo i versetti che li accompagnano, e che li hanno ispirati, vuol dire immergersi a fondo nel pensiero francescano. La mostra, curata da Luca Temolo dall’Igna e da Riccardo Mazzoni, è ospitata presso  la Saladieci della Pinacoteca Civica “Casimiro Ottone”

Il Cantico delle Creature, quattordici lasse di versetti assonanzati, è considerato “la prima grande voce poetica del volgare italico”. Un capolavoro dell’arte di tutti i tempi. Quattordici lasse che hanno ispirato più di un artista. Franco Cardini, ha scritto: “solo da un’innocenza saggiata come l’oro al crogiolo delle passioni e quindi riconquistata può essere sgorgato un fiore di poesia come il Cantico delle Creature”.  Nel Cantico è racchiuso il segreto dell’arte dell’accoglienza e l’arte a questo capolavoro ha attinto a piene mani. Fra gli artisti che si sono confrontati con questo testo, solo Fulvio Roiter ha intrapreso una ricerca durata sessant’anni. Proprio con un lavoro sull’Umbria di San Francesco, realizzato nel 1954, Roiter incomincia il cammino che forse oggi, può dire concluso. Nel 1954, infatti, Roiter parte per Gubbio per realizzare un libro fotografico sull’Umbria. Il progetto prevede che il volume si concluda con una lettura fotografica del Cantico delle Creature. Il risultato è particolare: il libro vince il Premio Nadar, un riconoscimento importante per la fotografia, ed è il primo di una serie di volumi che hanno fatto di Roiter uno dei fotografi italiani più conosciuti al mondo.
Ma quel libro è anche il primo passo di una ricerca che lo porterà a rileggere il Cantico fino a divenirne parte e a cercare l’immagine perfetta per ognuna di quelle quattordici lasse. Il sole radiante, il vento, l’acqua, il dolore e la letizia, la terra e la morte: sono immagini difficili da fermare in uno scatto eppure anno dopo anno, il Cantico diventa un libro a se stante, non più il semplice reportage di un viaggio in Umbria. Diventa un viaggio attraverso la vita stessa del fotografo. In ogni luogo che visita il suo occhio è sempre alla ricerca dell’immagine giusta per il “suo” Cantico ed ecco allora la sofferenza e il dolore di un lebbrosario in Brasile e il cielo dell’Africa diventare metafore e immagine del linguaggio semplice del Poverello di Assisi. Ecco un cimitero di campagna avvolto nella neve, con le sue croci in ferro scuro, divenire metafora della quiete della morte. Edizione dopo edizione le immagini cambiano e le fotografie a colori sostituiscono quelle in bianco e nero. Ma non tutto cambia; in quella che considera l’edizione definitiva due immagini restano immutate. Due immagini che fotografano la conclusione del Cantico. Due immagini scattate in quel lontano 1954 eppure attuali e inimitabili.

AMAZZONIA

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28 giugno  – 30 luglio 2014
40 capolavori di Fulvio Roiter 
realizzati in Amazzonia
Spazio Excalibur - Corso Genova 114 – Vigevano (PV)


Il Brasile non è solo Mondiali di Calcio e l'Amazzonia non è solo Manaus dove l'Italia ha giocato contro l'Inghilterra. Questa mostra racconta attraverso lo sguardo di Fulvio Roiter,  artista colto e sensibile, un'altra Amazzonia che servizi e cronache “mondiali” non riusciranno  mai a raccontare.

Fulvio Roiter è uno dei più grandi fotografi del panorama italiano. I suoi reportage, le sue romantiche immagini di Venezia, il suo racconto per scatti del“Cantico delle Creature” di San Francesco hanno commosso ed emozionato migliaia di persone. Vincitore di numerosi premi e autore di reportage che hanno segnato la storia della fotografia Roiter è l'autore delle emozionanti immagini esposte presso Spazio Excalibur (Corso Genova 114) scattate in Amazzonia durante il suo primo viaggio in Brasile. 
Sono passati quasi sessant'anni da quel 1957 ma le 46 fotografie esposte, 23 a colori e 23 in bianco e nero, restituiscono intatta l’emozione di quei luoghi incantati: l'Altra Amazzonia che forse tra non molto non  potremo più vedere. 
In questi scatti si percepisce palpabile il coinvolgimento di chi sta dietro l’obbiettivo: volti di Indios ritratti nel loro ambiente naturale, foglie larghissime bagnate dalla pioggia tropicale, fiumi immensi che tagliano un verde intenso, semplici imbarcazioni di pescatori e chiazze di vegetazione variopinta diventano dialoghi dell’anima che commuovono e ispirano. 
Questa mostra, insieme all'esposizione che si tiene presso la Pinacoteca Civica Casimiro Ottone di Vigevano delle sue spettacolari immagini dedicate al Cantico delle Creature di San Francesco, segna l'inizio della collaborazione tra il Comune di Vigevano, Spazio Excalibur, la galleria cittadina dedicata all'arte, il fumetto, l'illustrazione e la fotografia, la Fondazione Franco Fossati e Fermo Immagine il Museo del manifesto cinematografico di Milano.  

IL MONDO DI FULVIO ROITER: GLI SPONSOR

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L’agenzia di consulenza e assicurazioni nata, 1¡ aprile 2012, dalla decisione di rine d’affari. La Valandro Group rappresenta Axa Assicurazioni, leader mondiale nel settore ed opera anche con due sue consociate: Axa Corporate Solutions Assurance, che si rivolge alle grandi imprese e Axa Life Europe Limited, che fa riferimento alle assicurazioni sulla vita; inoltre l’agenzia propone UCA assicurazioni spese legali e peritali e Lloyd’s e ha in portafoglio importanti clienti di livello nazionale ed europeo, come banche, SIM, aziende operanti nell’ambito della moda, dell’alimentare e dell’industria. 






Fenice Arredi Ufficio è una struttura agile, organizzata, in grado di seguire il cliente passo a passo, con una fornitura completa “chiavi in mano”. Dal progetto all’allestimento, ogni fase del lavoro è affidata a specialisti di grande esperienza, capaci di garantire il perfetto rispetto dei tempi e l’assoluta qualità del servizio offerto, aiutare il cliente a realizzare il progetto che ha in mente, risolvere i problemi alla fonte, consigliando sempre la soluzione più efficace rispetto al risultato finale che si desidera ottenere, curare con attenzione assoluta ogni minimo dettaglio, perché è la qualità dei materiali e l’accuratezza nell’installazione a fare la differenza.




Nel cuore del Parco del Ticino, tra Mortara e Vigevano, in località Molino d’Isella, accanto al molino costruito nel 1498 quando Ludovico Maria Sforza donò al Monastero delle Grazie di Milano tutti i possedimenti compresi nel fondo della Sforzesca, si trova “da Carla” Trattoria con Locanda. Immersa nella natura che accoglie e abbraccia “da Carla” permette di ritrovare il gusto delle cose buone e belle di una volta e di gustare un menù di tradizione lomellina che, unito a tocchi innovativi dello chef, soddisfa le esigenze e i gusti di ogni palato. La locanda con le sue 10 camere affacciate sulla valle del Ticino consente, invece, momenti di relax unici.




Nato da PortMoka, il Concept di Coffee House “il Caffè della Terra”, si rivolge al consumatore esigente come sinonimo di gusto e raffinatezza, punto di incontro e diffusi one della cultura del buon caffè. La “qualità” è, infatti, la missione che PortMoka persegue con passione da quasi un secolo.
Nel 1919 Giacomo Luigi Terrani, con il fratello Secondo, crea un’impresa che arriva a distribuire miscele di caffè e prodotti alimentari ad oltre 3mila tra bar, caffetterie e negozi.
Nel 1927 crea il marchio PortMoka e pochi anni dopo il marchio Cuoril, uno dei primi decaffeinati italiani.
Nel 1961 nasce, invece, Verwerkaf che ancora oggi è la torrefazione del gruppo che ha una consolidata attività nell’ambito della produzione di caffè tostato, di caffè decaffeinato e di altre tipologie di prodotti legati al caffè. 
Verwerkaf, che fornisce importanti brand italiani e sviluppa lavorazioni per conto di oltre 400 torrefazioni, opera in Spagna, Olanda, Marocco, Grecia, Stati Uniti, Cina, Germania, Svizzera e
Portogallo.




IL MONDO DI FULVIO ROITER A VIGEVANO

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28 giugno  – 30 luglio 2014

Vigevano dedica due straordinarie mostre, curate da Riccardo MAzzoni e Luca Temolo dall'Igna, all’arte del grande fotografo italiano Fulvio RoiterIl Cantico delle Creature di San Francesco e l’Amazzonia raccontati in 60 meravigliose fotografie d’autore.
Presso La Civica Galleria Casimiro Ottone di Vigevano (Scuderie Ducali del Castello Sforzesco) sono esposti i magnifici scatti ispirati al Cantico delle Creature di San Francesco: 25 fotografie scattate nella campagna umbra che trasformano in immagini poetiche i versi del Poverello di Assisi. 
Spazio Excalibur (Corso Genova 114) propone invece le 40 fotografie scattate in Amazzonia durante un viaggio compiuto nel 1957.
Queste mostre, come scrive Daniela del Frate Assessore alla cultura del comune di Vigevano, sono "una prima forma di collaborazione con importanti realtà culturali vigevanesi e
milanesi quali lo Spazio Excalibur di Vigevano, la Fondazione Franco Fossati e Fermo Immagine Museo del Manifesto Cinematografico di Milano, con le quali auspichiamo di organizzare altri momenti di incontro culturale".

Le mostre saranno inaugurate il 27 giugno e il 28 giugno. 
Qui sotto gli inviti che potete scaricare  liberamente






IL MONDO SECONDO FULVIO ROITER (in breve)
Cosa: due mostre di uno dei maestri del racconto fotografico.
Il cantico delle Creature di san Francesco - Uno dei fondamenti della poesia francescana raccontato in 26 immagini. Un lavoro, in continua evoluzione, pubblicato per la prima volta nel 1954 e
premiato in Francia con il Premio Nadar (nel 1956) per la fotografia come miglior libro dell’anno.
Amazzonia - Una delle aree tra le più selvagge del mondo raccontato attraverso immagini indimenticabili, tanto in bianco e nero quanto a colori, realizzate nel coro di lunghissimi viaggi simbolo dell’avventura.

Quando: dal 28 giugno al 30 luglio

Dove: a Vigevano presso la Pinacoteca Casimiro Ottone e la galleria Spazio Excalibur
La Pinacoteca Civica all’interno del Castello ospiterà la mostra dedicata al Cantico delle Creature
La galleria Spazio Excalibur in Corso Genova 114 ospiterà la mostra dedicata all’Amazzonia.






QUALCHE SCUSA DOVEROSA

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Ci scusiamo con tutti i visitatori che ieri, domenica 13 luglio, sono passati a Spazio Excalibur per visitare la mostra Amazzonia e hanno trovato il cancello chiuso.
Purtroppo a causa dello sciopero di Trenord non siamo riusciti ad arrivare a Vigevano per aprire la mostra.

Se avrete la voglia di ripassare nei prossimi fine settimana  sapremo farci perdonare.

Cordiali Saluti

Spazio Excalibur

IL MONDO DI FULVIO ROITER A VIGEVANO

LA POESIA DI UNA STAR RADDOPPIA

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